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I RAGAZZI ALL’ACCOGLIENZA DELLA DISABILITA’
Presentazione dell’Associazione Luccasenzabarriere
L’associazione Luccasenzabarriere è un’associazione senza scopo di lucro; nasce a Lucca nel 2017 da un’idea dettata dall’esigenza di rispondere alle molteplici necessità che oggi un disabile può avere muovendosi sul territorio. Il suo principale promotore è Domenico Passalacqua, da anni impegnato personalmente in numerose battaglie per l’abbattimento delle tante barriere architettoniche che limitano, talvolta in modo rilevante, la mobilità delle persone con una disabilità fisica.
Il nostro intento è quello di occuparci del tema della disabilità soprattutto per quello che riguarda il nostro territorio provinciale attraverso la realizzazione di interventi concreti.
I nostri obiettivi
Il nostro impegno è quello di fare in modo che tutti gli esercizi pubblici, le strutture pubbliche e le infrastrutture possano adeguarsi alle normative vigenti, garantendo in questo modo sia l’accessibilità che la mobilità per tutti i cittadini del territorio ed anche dei visitatori.
Vogliamo rendere la nostra città uno spazio accessibile e privo di barriere, architettoniche e mentali, che non limitino la libertà e l’autonomia del disabile.
Creeremo una rete sul territorio in sintonia con gli ordini professionali coinvolti (avvocati, architetti, psicologi,.) perchè conoscano meglio e capiscano cosa significa convivere con la disabilità e perchè si impegnino, insieme a noi, a trovare soluzioni strategiche e definitivamente efficaci per supportare i disabili.
Ci proponiamo come garanti dell’attenzione verso la tematica della disabilità, dell’inclusione e della valorizzazione della diversità come risorsa per crescere, attuando una sensibilizzazione costante e continuativa nella scuola di tutti i gradi.
Da questo ultimo obiettivo nasce la nostra proposta rivolta alle scuole della provincia e da qui si sviluppa la premessa di questo progetto.
Premessa al progetto “A Braccia Aperte”
Il concetto di disabilità ancora oggi ha un significato a tratti poco condiviso e comprensibile, la diversità è qualcosa che nel mondo di oggi rischia di spaventare ancora molto ci sembra perciò fondamentale iniziare a spiegare come possiamo essere tutti uguali nonostante ognuno di noi abbia delle specificità e delle differenze. La diversità più che allontanare dovrebbe insegnarci ad avvicinarsi per cogliere nella differenza una risorsa da integrare. Essere diversi in un gruppo è normale perchè ognuno è speciale; in questo contesto possiamo educare ed insegnare che la diversità è una ricchezza, non una limitazione.
Ci sembra importante sensibilizzare i ragazzi a questo concetto perchè saranno loro gli abitanti del nostro mondo in un futuro poco lontano e oggi più che mai si dovranno relazionare con ciò che è diverso da loro. I ragazzi si accorgono delle differenze e delle diversità nonostante noi adulti alcune volte cerchiamo di minimizzarle; vedono e a volte non capiscono il motivo per cui non possiamo essere trattati tutti nello stesso modo e questo capita proprio perchè ognuno di noi è diverso. I ragazzi hanno bisogno di chiarimenti perchè hanno necessità di sapere e di conoscere e non hanno ancora radicato in loro il pregiudizio; sono liberi di non giudicare l’altro diverso e di scorgerne l’unicità più facilmente di noi adulti. Ci appare quindi chiaro quanto sia importante sfruttare queste loro risorse per aiutarli a sviluppare un concetto reale e coerente di cosa significhi essere disabili o relazionarsi con una persona disabile.
Quale luogo migliore può contribuire allo sviluppo e alla comprensione di questa tematica se non la scuola; il luogo in cui il bambino ed il ragazzo si confrontano con il mondo sociale fuori da casa. I ragazzi hanno bisogno di confrontarsi con la diversità e
con le differenze, hanno bisogno di capire con parole adeguate che cosa significhi essere diversi o portatori di una disabilità. Molto spesso siamo noi adulti che veicoliamo significati scorretti sulla diversità e siamo ancora noi adulti ad avere la responsabilità di rendere l’incontro con la disabilità un incontro sereno e chiaro.
Progetto rivolto alle scuole secondarie di primo grado
Il progetto prevede un incontro preliminare con i professori per spiegare come verranno svolte le attività, raccogliendo informazioni ed eventuali bisogni specifici.
Ogni intervento può essere ridiscusso e rivisitato ad hoc in base alle esigenze specifiche della scuola o della classe, mantenendo coerente il format che proponiamo.
Destinatari del progetto:
Tutti i ragazzi e le ragazze delle classi della scuola secondaria di primo grado
Obiettivi:
Spiegare e rendere comprensibile e chiaro il concetto di diversità e disabilità Favorire e sviluppare l’accoglienza della diversità come ricchezza
Sviluppare la capacità di integrazione delle diversità nella calasse
Sensibilizzare ed incrementare la conoscenza di ciò che significa vivere con una disabilità permanente o temporanea
Imparare a riconoscere i cartelli e le segnaletiche riservate ai disabili e capire come farne un uso corretto
Dettagli delle attività:
Le attività si terranno nelle aule (o nelle palestre in base alla disponibilità della scuola) e saranno gestite dalla psicologa psicoterapeuta dell’associazione e dai volontari.
L’incontro della durata di 2 h prevede:
PRESENTAZIONI:
-Breve presentazione dell’attività dell’associazione Luccasenzabarriere
-Presentazione dei ragazzi attraverso la scrittura del proprio nome sul cavaliere
INTRODUZIONE:
Attivazione di una riflessione con i ragazzi sui concetti di uguaglianza e differenza; equo e uguale attraverso l’utilizzo e la proiezione di immagini. Segue una discussione sul concetto di disabilità.
LABORATORI ESPERENZIALI:
1-Sperimentare l’ipovedenza e la ciecità:
-Riconosco senza vedere (Esperienza di riconoscimento tattile)
-Guidare ed essere guidati (Spostarsi in un percorso sperimentando le tecniche di accompagnamento)
2-Sperimentare che cosa significa comunicare senza parole:
-Utilizzare i gesti per comunicare qualcosa alla classe
3-Sperimentare la difficoltà motoria:
-Utilizzo di un guanto che ostacola la mobilità manuale nello svolgimento di un compito
4-Familiarizzare con alcuni supporti (sedia a rotelle, girello, stampelle)
-provare ad utilizzarli percorrendo un piccolo percorso
5-Fuori da scuola
-Imparare a conoscere e a riconoscere i cartelli e le segnaletiche riservati ai disabili;
-spiegare ai ragazzi come comportarsi alla presenza di cartelli e/o segnaletiche che indicano spazi, percorsi e accessi riservati ai disabili.
CHIUSURA DELLE ATTIVITA’: scrittura in plenaria di una storia breve che spieghi che cosa i ragazzi hanno appreso sul concetto di diversità e disabilità
Conclusione
Con il progetto “A Braccia Aperte” vogliamo aprire un primo strumento di dialogo tra il mondo della disabilità e i vari interlocutori sociali, spiegando con parole ed esempi semplici e comprensibili, le difficoltà oggettive che una parte della popolazione vive quotidianamente. Il nostro intento è quello di divulgare e far conoscere le tematiche inerenti le barriere architettoniche, con l’obiettivo finale di dare una informazione chiara e completa, per arricchire le conoscenze dei partecipanti rispetto alla disabilità. La nostra esperienza ci ha insegnato che da tali incontri e occasioni formative, il nostro staff ne esce arricchito da idee e riflessioni, grazie allo scambio spontaneo e costruttivo con i ragazzi intervenuti.
Luccasenzabarriere Luccasenzabarriere
Il Progettista Il Presidente
Dott.ssa Giulia Favilla Domenico Passalacqua
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